Una nuova perla della Collana Massimo D’Antona

di Claudio Palmisciano

Palmisciano 7Scritto da Oronzo Camasta è stato pubblicato il Volume V della Collana Massimo D’Antona, Lavoro e Diritto dal titolo “LA SALUTE E LA SICUREZZA DEL LAVORATORE NELLA FRAMMENTAZIONE D’IMPRESA”.


Con questo lavoro Oronzo Camasta porta all’attenzione delle istituzioni e degli studiosi la delicata situazione che si è venuta a creare nel mondo del lavoro, per effetto del ricorso sempre più diffuso alle esternalizzazioni, agli appalti ed ai subappalti; Camasta evidenzia giustamente come i rapporti di lavoro, in una siffatta articolazione di impresa, hanno perso le caratteristiche di una relazione diretta fra lavoratore e datore di lavoro e le responsabilità datoriali, normalmente messe in capo ad un unico imprenditore, si trovano ripartite fra più attori (codatorialità).


L’Autore, quindi, partendo da una disamina puntigliosa di questa nuova forma di organizzazione dell’attività d’impresa affronta la delicata questione delle conseguenze che questa ha sul problema della salute e della sicurezza sul lavoro.


Nei quattro capitoli della sua opera (I nuovi rischi per la sicurezza nel lavoro esternalizzato, Scomposizione e ricomposizione codatoriale in materia di sicurezza, La codatorialità negli appalti secondo il nuovo T.U. sicurezza, Proposte per l’allargamento delle forme di responsabilità) Camasta, dopo aver analizzato in maniera approfondita la tematica, fornisce anche alcune proposte utili da sottoporre all’attenzione del legislatore che lui stesso sintetizza in queste due frasi:

“Non si nasconde la consapevolezza che la sospensione dell’attività imprenditoriale-codatoriale rappresenti indubbiamente uno strumento giuridico complesso e di non facile o immediato accoglimento, specie da parte di alcune delle parti interessate appartenenti al mondo produttivo e del lavoro, per via soprattutto del rafforzamento della carica afflittiva di un provvedimento ritenuto, a torto o a ragione, già sufficientemente severo, specie in tempi di recessione come questi. D'altra parte, giova rimarcare come spesso, proprio in occasione di crisi economiche e del lavoro, mentre le imprese di piccola dimensione tendenzialmente languono, quelle più grandi e di maggior peso economico accrescono i loro profitti, scaricando in basso le responsabilità formali di una carente sicurezza, accrescendosi così inesorabilmente le distanze e le diseguaglianze sostanziali nel mercato del lavoro.


Palmisciano 17 1Il fine ultimo della proposta di un nuovo “provvedimento di sospensione in senso codatoriale” è, per l'appunto, quello di attivare un circolo virtuoso di promozione dell'attività prevenzionistica della sicurezza, facendo leva direttamente sui soggetti economici forti e solitamente protagonisti delle scelte esternalizzatrici, che porti in definitiva all'innalzamento complessivo dei livelli generali di protezione e tutela dei lavoratori, espellendo al tempo stesso dal mercato del lavoro quelle imprese che, nel sistema concorrenziale, adottino prassi competitive basate sul ricorso ad appalti e subappalti low cost e, più in generale, sulla riduzione del costo del lavoro e degli oneri per la sicurezza piuttosto che sull'innovazione e la ricerca, la sicurezza dei lavoratori e la legalità.”


La pubblicazione di Camasta, che esamina uno spaccato molto particolare ma sempre più diffuso del mondo del lavoro, arriva all’attenzione delle istituzioni, degli studiosi e delle forze sociali proprio nella fase in cui l’INAIL ha rilasciato i dati delle denunce degli infortuni e delle malattie professionali verificatesi nel mese di Agosto di 2016 ed ha anche messo a confronto la rilevazione del periodo gennaio/agosto 2016 con l’analogo periodo dell’anno 2015.

Ebbene, nel mese di agosto 2016 si sono avute 34.841 denunce, con un aumento dell’11,8% rispetto ad agosto 2015, mentre le denunce di infortunio mortale sono diminuite di 8 unità (53 contro le 61 di agosto 2015). Guardando invece il confronto fra i primi otto mesi dei due anni in esame, nel periodo gennaio-agosto 2016 si sono avute 416.740 denunce, con un aumento del 1,6% rispetto al periodo gennaio-agosto 2015.


Sul tema è intervenuto recentemente anche il Capo dello Stato, Sergio Mattarella, che, in un messaggio all'Anmil in occasione della giornata nazionale delle vittime sul lavoro ha dichiarato che "la sicurezza sul lavoro è una priorità e costituisce il banco di prova dell'efficienza di un Paese e non è accettabile alcun calo di attenzione da parte delle istituzioni e delle forze sociali" aggiungendo anche che "qualsiasi incidente sul lavoro è intollerabile, e anche una sola vittima infligge al corpo sociale una ferita non rimarginabile".


Palmisciano 17 2Insomma, in tema di salute e sicurezza sul lavoro bisogna continuamente tenere la guardia alzata e, anzi, è necessario immaginare ed elaborare nuove forme di prevenzione e tutela proprio per il profondo cambiamento in atto nel mercato del lavoro e nella organizzazione dell’impresa anche per effetto del prolungarsi del periodo di stagnazione economica.


Particolarmente soddisfatto Fabrizio Di Lalla, Presidente della Fondazione Prof. Massimo D’Antona, per questa nuova opera che va ad arricchire la Collana Massimo D’Antona, giunta al suo quinto Volume. “Sono convinto – ha dichiarato Fabrizio Di Lalla – che questo saggio, vincitore del Premio Massimo D’Antona per l’anno 2015, grazie ai suoi elementi di novità, avrà un riscontro altrettanto positivo tra gli appassionati e i cultori del diritto del lavoro degli altri scritti finora pubblicati.”


“Sicuro di rappresentare – ha aggiunto Di Lalla – il comune sentire dei soci, non ho alcuna remora a esprimere soddisfazione e orgoglio per la crescita della nuova collana editoriale, che costituisce un ulteriore spazio culturale creato dalla dirigenza della nostra fondazione. La valorizzazione degli studiosi di una materia così importante, soprattutto giovani, è ancor più meritoria in un mondo in cui le nuove generazioni spesso vengono spinte, utilizzate e strumentalizzate in attività cariche di falsi e precari valori. Essa assume un particolare rilievo sotto l’aspetto sociale e istituzionale nella considerazione che si riferisce a quelli che faranno parte della futura classe dirigente del nostro Paese.”


“L’obiettivo – ha concluso Di Lalla – è quello di dare un contributo non astratto in un settore, quello del lavoro, così importante per il nostro paese. Quel che ha fatto con maestria insuperata Massimo D’Antona.” Quadrato Verde

L’Autore

Oronzo CamastaOronzo Camasta, ispettore del lavoro, dipendente del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, in servizio presso la sede di Verona, è nato a Bari il 30/04/1975 e ha studiato presso l’Università degli Studi di Bari, dove si è laureato in Giurisprudenza. Avvocato, nel 2013 ha conseguito il Dottorato di ricerca in “Relazioni di Lavoro” alla Scuola Internazionale di Diritto delle Relazioni di Lavoro - Fondazione “Marco Biagi” presso l’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia.

Nel 2014 ha vinto il Premio Massimo D’Antona, indetto dalla Fondazione Prof, Massimo D’Antona, per le migliori tesi di laurea in diritto del lavoro.

© 2013-2022 - Fondazione Prof. Massimo D'Antona