La riforma del Ministero del Lavoro
La fine di un’epoca
di Fabrizio Di Lalla
Con l’approvazione il quattro settembre scorso da parte del Consiglio dei Ministri degli ultimi decreti legislativi sul Jobs Act, si completa la riforma del rapporto di lavoro per la parte normativa e per le strutture pubbliche deputate al ruolo di impulso, vigilanza e controllo. Una riforma profonda di cui il tempo ci darà il suo giudizio di merito. Quel che ci sentiamo di dire subito senza aspettare il futuro è che la parte più debole di tutto l’impianto è l’istituzione dell’Ispettorato Unico del Lavoro per le ragioni che abbiamo ampiamente trattato nel precedente numero della nostra Rivista. I suoi limiti operativi rischiano di produrre solo un cambiamento formale, che potrà inizialmente produrre sull’opinione pubblica l’effetto placebo finché non si scoprirà il bluff.
Il nostro complessivo giudizio negativo sul progetto si è trovato in buona compagnia perché le critiche sono piovute da ogni parte. Da sottolineare quelle provenienti dagli operatori della vigilanza di ogni estrazione tese a esprimere la delusione subentrata a una speranza andata in fumo nello spazio di un mattino per l’ignavia della classe politica. Una manifestazione del loro profondo disagio e dell’impotenza, nonostante ogni sforzo compiuto, a ottenere risultati migliori, a causa di una situazione tanto degradata. La loro…
Dalla flexicurity alle scelte riformatrici del Jobs Act
di Armando Fiorito
Sono ormai circa quindici anni da quando il termine flexicurity è stato concepito; ciò avveniva in Olanda ed era la fine degli anni ’90. Questo termine è stato dopo ripreso nei primissimi anni 2000 in seno al rapporto europeo Wim Kok nell’accezione di fusione tra flessibilità e sicurezza, facendo sì che da questa fusione concettuale sia il concetto di flessibilità nel lavoro, di matrice a marcata spinta liberista, a venire stemperato da un modo diverso d’intendere la sicurezza. Nel 2006 il termine flexicurity assurge a parola chiave in seno al dibattito sul lavoro che si è celebrato in seguito al c.d. libro verde della Commissione……
Il Benessere Organizzativo e Stress da Lavoro Correlato nelle Pubbliche Amministrazioni: ipotesi di lavoro
di Palmina D’Onofrio
Negli ultimi anni è stata prestata molta attenzione nelle Pubbliche Amministrazioni, almeno teoricamente, al tema del Benessere Organizzativo. La mia ipotesi di fondo è che i riscontri normativi ed attuativi forniti finora sono soltanto risposte “protocollari” nel senso che non risolvono affatto il problema ma fanno dire a chi ha le responsabilità del caso che tutto procede per il meglio o che si sta facendo il possibile per migliorare …
Sommario:
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La fine di un’epoca
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Dalla flexicurity alle scelte riformatrici del Jobs Act
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Il Benessere Organizzativo e Stress da Lavoro Correlato nelle Pubbliche Amministrazioni: ipotesi di lavoro
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Lavoro e povertà
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Strumenti di controllo e strumenti di lavoro, articolo 4 Legge 300 del 1970
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Il nuovo contratto di somministrazione di lavoro
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Jobs Act, le modifiche apportate all’apprendistato dal Decreto Legislativo 81/2015
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L’esclusività del rapporto di lavoro nel pubblico impiego e le incompatibilità (condizionate ed assolute) allo svolgimento di altre attività
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La salute organizzativa nella pubblica amministrazione
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Effemeridi
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Hanno collaborato a questo numero
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