Le misure per contrastare la crisi

Enrico Giovannini

Intervista di Fabrizio Di Lalla al prof. Enrico Giovannini, Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali

Pubblichiamo l’intervista rilasciataci dal Ministro Giovannini che verte su alcuni temi di grande attualità nel mondo del lavoro ed è la sintesi del suo programma per contribuire al superamento di una delle più gravi crisi che l’Italia abbia mai attraversato.

Domanda - Ministro superata la grave crisi politica e ottenuta un’ampia maggioranza parlamentare sembra schiudersi per il governo un periodo che apre prospettive incoraggianti per riforme strutturali in ogni campo di cui il Paese ha bisogno. Anche il mondo del lavoro necessita di strumentazioni in grado di affrontare con successo il difficile momento in cui versa e per consentirgli di contrastare la sfida globale in condizioni migliori, senza gli attuali lacci e lacciuoli burocratici e con strutture all’altezza della situazione. Ci può dare alcune indicazioni su come intende affrontare questo complesso e difficile lavoro?
Risposta - Bisogna innanzitutto chiarire che il mercato del lavoro non ha bisogno di una nuova riforma globale, come ho sottolineato più volte, ma di un continuo monitoraggio dell’applicazione delle norme varate nel 2012 che porti ai necessari correttivi sul piano normativo, cosa che abbiamo fatto con il decreto legge di giugno. Una riforma come quella del 2012 non si può giudicare nello spazio di pochi mesi, peraltro di profonda recessione, ma ha bisogno di tempo per dispiegare le sue potenzialità. Certamente bisogna procedere nella direzione dello snellimento e della sburocratizzazione della legislazione sul lavoro. Abbiamo molte leggi e aggiungerne di nuove non serve: viceversa bisogna semplificare e accompagnare le leggi e i decreti con un attento lavoro di analisi e monitoraggio.

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Il nostro impegno
per il lavoro

di Claudio Palmisciano

A distanza di dodici anni dalla nascita della “Fondazione Prof. Massimo D’Antona”, abbiamo proposto alla Assemblea Nazionale dei Soci di procedere con la pubblicazione di una rivista on-line che possa consentire di confrontarsi, soprattutto, sui temi del lavoro. 

L’Assemblea ha accolto con entusiasmo la proposta del Consiglio d’Amministrazione ed ha deciso di dar corso a questa nuova avventura.

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Facciamo il punto

di Renato Nibbio

L’Editoriale del Presidente già definisce la mission di questa iniziativa della Fondazione.  

L’obiettivo non secondario è, infatti, il porre nel giusto risalto il patrimonio culturale e di esperienze [l’uso del plurale non è affatto casuale] presente all’interno del Ministero del Lavoro; patrimonio troppo spesso misconosciuto [o, peggio, disconosciuto] per le più disparate ed incomprensibili ragioni.
Non è però scopo della Fondazione - né intenzione della Redazione di questa Rivista - dare la stura a les cahiers de doléances di Colleghe e Colleghi, esorbitando dalle proprie finalità istituzionali.

Altre sono le sedi deputate a fare sintesi e proposte per il “benessere” nei luoghi di lavoro. 

Non per questo Lavoro@Confronto vuole abdicare al ruolo di essere uno strumento di ampio e libero confronto – come sintetizzato in uno dei due lemmi del titolo – di idee, di condivisione delle esperienze, di una comune ricerca di una progettualità possibile per il lavoro.

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