Di Cosa Parliamo

di Renato Nibbio [*]

Renato NibbioIn questo quarto numero della Rivista ospitiamo ben volentieri la “piattaforma operativa” della Consigliera nazionale di parità. Alessandra Servidori affronta, come lei stessa precisa “con franchezza”, i punti dolenti che ancora ritardano la concreta integrazione femminile nel mondo del lavoro, e formula interessanti proposte per un approccio concreto alle problematiche, spesso non considerate in un quadro di insieme né puntualmente collocate nel contesto socio-economico europeo. Pubblichiamo il contributo della Consigliera così come ci è pervenuto e riconfermiamo la totale disponibilità della Rivista a dare spazio anche ad altri interventi sul tema della parità; a mero esempio, ospiteremo in uno dei prossimi numeri un intervento sul ruolo del Comitato Unico di Garanzia e di quanto concretamente realizzabile nella quotidianità e non necessariamente in un’ottica di ampio respiro.

A seguire un ulteriore preziosissimo excursus di Stefano Olivieri Pennesi, questa volta sul telelavoro che offre sensibili vantaggi in termini di performance aziendale, oltre che di più facile conciliazione con i tempi di vita e di lavoro. “Lavoro agile” … “dalla parte delle donne”? Giusto per riprendere parzialmente il titolo dell’articolo della dr.ssa Servidori. Certo un forte cambiamento nel “nostro modo di lavorare e di vivere insieme”, ma con forti rischi di “non staccare mai la spina”, e di difficoltà nelle relazioni con i colleghi di lavoro, financo con penalizzazioni nella crescita professionale.

Il ruolo attivo delle consigliere di parità trova ulteriore testimonianza nell’articolo con il quale Michelino De Carlo riassume l’attenta analisi, prodotta in seno al convegno promosso lo scorso aprile dalla Consigliera regionale del Friuli Venezia Giulia sugli incentivi volti a favorire “nuovi percorsi del mercato del lavoro nella prospettiva della ripresa”. L’autore, funzionario Inps particolarmente esperto in ammortizzatori sociali, ci offre uno schema di immediata fruizione, che sarà senza dubbio di utilità nei quotidiani rapporti con l’utenza dei nostri uffici, ed in particolare del Servizio Politiche.

Squisitamente operativo anche l’articolo di Rita Carpino sulla convalida delle dimissioni; e di particolare interesse il focus di Giuseppe Cantisano sul “moderno” lavoro in agricoltura, al quale sono concretamente applicabili nuove tipologie ed istituti contrattuali quale il c.d. contratto di rete: strumento giuridico di sicuro interesse per piccole imprese che vogliono [meglio, si devono] misurare nel mercato globale.
Nella “cassetta degli attrezzi” per la quotidianità del nostro lavoro i contributi dei colleghi Rita Carpino, Elvira Cilento, Erminia Diana, Pasqualina Nardi e Luigi Oppedisano con una ricognizione, rispettivamente, sulla convalida delle dimissioni, sull’immigrazione “fuori quota”, sulla disciplina dell’orario di lavoro, e sulla tutela del lavoro minorile.

La blogger e consulente del lavoro Elena De Filippis, vincitrice due anni fa del Premio Massimo D’Antona, ci ricorda le modalità con le quali il fondo di garanzia INPS interviene a tutela del TFR. E della recente evoluzione giurisprudenziale in tema di TFR e responsabilità solidale del committente si occupa Serena Papadia della DTL di Cosenza.

La Rivista si apre ulteriormente a contributi esterni al Ministero del Lavoro, con la trattazione da parte di Tommaso Frendo dei rischi da amianto alla luce del novellato diritto prevenzionistico.

Il report dell’attività della Fondazione, curato come di consueto da Roberto Leardi, fa da corollario ad una prima puntata dell’accurato lavoro di Dario Messineo di ricostruzione del pensiero di Massimo D’Antona, che trova particolare attualità anche ai nostri giorni e che la Fondazione ha il preciso scopo istituzionale di mantenere vivo e divulgare.

[*] Direttore di Lavoro@Confronto.


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