Anno X - N° 49

Rivista on-Line della Fondazione Prof. Massimo D'Antona

Gennaio/Febbraio 2022

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Anno X - N° 49

Gennaio/Febbraio 2022

Un vuoto da colmare


di Fabrizio Di Lalla [*]

Fabrizio Di Lalla 30 31

I timori che avevo manifestato nell’articolo apparso nel precedente numero della rivista stanno avendo, purtroppo puntuale riscontro. Le preoccupazioni derivavano dalla costatazione che l’attribuzione, o per meglio dire il ritorno, delle funzioni in materia di sicurezza sul lavoro era avvenuto senza la contestuale disponibilità del personale, tecnico e di supporto, e dei mezzi strumentali e finanziari necessari. Così negli uffici territoriali dell’Ispettorato stanno montando stati d’animo non proprio positivi. Al senso d’impotenza dei dirigenti cui si accompagna il timore di essere additati all’opinione pubblica quali responsabili della mancata prevenzione, si uniscono la delusione e lo sconforto degli operatori di fronte all’ennesima riforma maldestra che corre il rischio di provocare danni’ d’immagine della funzione cui sono adibiti. Ma tali sentimenti non sono i soli; essi si accompagnano a un senso di amarezza se non addirittura di rabbia per la beffa perpetrata nei loro confronti dai politici del tempo quando istituendo l’Agenzia a costo zero hanno fatto la furbata di inserirla nel comparto dei ministeri per non dovere equiparare il personale ai pari grado delle agenzie fiscali. L’aspetto più avvilente della cosa è che non si trova mai nessuno che voglia e possa riparare al danno perpetrato nei confronti di operatori con alto grado di professionalità e responsabilità.

Tornando al tema della prevenzione, non conosco il progetto originario del Ministro, ma sono convinto, fino a prova contraria, che non era questo l’obiettivo cui mirava. Sono più propenso a credere che esso sia stato adulterato nel corso dei passaggi di formazione della norma, a opera di coloro che considerano la funzione pubblica non solo un servizio ai cittadini ma anche un centro di potere da difendere a tutti i costi. Pertanto, il trasferimento di tale materia dalle Asl all’Ispettorato, l’unica cosa logica che si doveva fare, è stato sostituito dalla duplicazione ed estensione della funzione a due forni di cui uno si trova attualmente senza la necessaria energia per il suo funzionamento. Da tale situazione stanno emergendo difficoltà operative cui non si è in grado di far fronte.

Anche il servizio centrale dell’INL manifesta le sue difficoltà gestionali. Lo si deduce dalle direttive in materia, emanate negli ultimi tempi in cui i loro estensori a evidenziare elementi che sembrano più luoghi comuni che indicazioni utili e credibili. Sia quando elencano un decalogo d'infrazioni rivolto a ispettori che non ci sono, sia quando sollecitano l’adozione di un programma di accertamenti congiunti con gli ispettori tecnici delle Asl. È l’indiretta ammissione che bisogna affidarsi ancora a quel personale per l’attività di prevenzione come se la riforma non fosse mai avvenuta. Non è un mistero, infatti, che gli ispettori tecnici negli uffici dell’Agenzia rappresentano numericamente un’entità marginale, circa duecento, decina in più o meno, e in alcune sedi non ce ne sono affatto.

La pubblicazione del bando concorsuale con una rapidità inusuale nella pubblica amministrazione per l’assunzione di un notevole numero di funzionari tecnici va sicuramente ascritta a merito del ministro Orlando ed è anche la dimostrazione del suo estremo interesse per l’argomento in questione oltre che del suo potere contrattuale. Ma tutto questo non può tranquillizzare perché l’attuale sistema concorsuale, per quanto possano essere state snellite le procedure, richiede i suoi tempi e sicuramente passeranno non pochi mesi per avere quel personale operativo a regime.

In questo periodo intermedio ci sarà un vuoto pericoloso che peserà in misura proporzionale al trascorrere del tempo. Il vero problema, dunque, resta nella sua interezza; quel personale servirebbe ora e subito. Di fronte al monito del Presidente della Repubblica sulle morti bianche nel suo discorso in Parlamento il giorno del suo giuramento, il protrarsi di questa situazione rappresenterebbe una sconfitta per la politica di cui non sarebbe esente neanche il Ministro del Lavoro. Quadrato Rosso

[*] Giornalista e scrittore. Consigliere della Fondazione Prof. Massimo D’Antona Onlus.

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