Anno XI - n° 55

Rivista on-Line della Fondazione Prof. Massimo D'Antona

Gennaio/Febbraio 2023

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Anno XI - n° 55

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Effemeridi • Pillole di satira e costume

La Svezia ci fa un baffo


di Fadila

Il termine malasanità da decenni accompagna il nostro sistema sanitario e quasi sempre a ragione: File interminabili per prenotazioni e accertamenti; interventi chirurgici che spesso avvengono a babbo morto. A tutto ciò vanno aggiunte strutture ospedaliere inadeguate e obsolete che deprimono i pazienti facendoli sentire peggio di quando stavano fuori in attesa. Queste sono valutazioni molto diffuse e anche derivate da esperienza personale o di qualche familiare o amico. Le denunce sono annose e la classe dirigente non è stata in grado, a prescindere dal colore politico dei governi che si sono succeduti nel corso dei decenni, di migliorare il servizio, anzi. Così è stata ed è giustificata la nostra invidia verso i cittadini di altri stati europei, soprattutto quelli nordici, che possono usufruire anche in tale settore pubblico di servizi e prestazioni molto migliori dei nostri.

E, tuttavia, di recente sono stato testimone di un piccolo miracolo, che ve lo voglio raccontare. Andando avanti negli anni ho preso l’abitudine, anche su consiglio del mio bravo medico, di effettuare periodicamente, in media un paio di volte all’anno, le varie analisi per tenere sotto controllo il mio stato di salute. Finora, ogni volta che si avvicinava la data da me stabilita, subivo in progressione una trasformazione in peggio del mio modo d’essere basato di norma su una visione positiva della vita.

Fadila 55 1Sentivo aumentare le preoccupazioni per due specifici motivi: la paura per un possibile risultato negativo che mettesse in evidenza qualche problema per la mia salute, uno stato d’animo comune a tutti di fronte a tale prova; il fastidio legato all’idea di una lunga attesa per le procedura farraginose e le lunghe file da affrontare. Per contrastare quest’ultimo aspetto facevo una levataccia cercando di essere tra i primi per prendere un “numeretto” buono a chiudere la pratica nel minor tempo possibile. Ciò nonostante, per quanto ce la mettessi di buzzo buono, trovavo sempre una lunga fila cui mi dovevo accodare perché anche gli altri avevano avuto la stessa idea ed erano stati più svelti. Qualche volta, addirittura, per circostanze fuori dalla mia capacità di comprensione venivo bloccato all’ingresso dall’addetto perchè i numeri erano esauriti e non potevo far altro che tornare a casa. Questa situazione mi ricordava le file di diversi decenni fa per iscrivere i figli a scuola; in qualche caso addirittura con le veglie notturne. Fatte le analisi dopo tale tormentone, nel giro di tre o quattro giorni potevo andare a ritirare il referto.

Questi due stati d’animo, paura e fastidio, mi hanno accompagnato fino a qualche giorno fa quando è avvenuto un vero e proprio miracolo laico. Innanzi tutto non c’è stato più bisogno di affrontare una lunga fila, sostituita dalla comoda prenotazione on line in casa. Così ho scelto il giorno e l’ora che più gradivo e ho scaricato il relativo numero d’ordine. Giunto il momento, sono andato allo sportello, dove rapidamente è stata elaborata la pratica e quindi nella stanza dei prelievi. Tutto fatto in un quarto d’ora, non un minuto in più. Dopo ventiquattr’ore ho scaricato il risultato da casa senza aver patito il minimo disagio. Oltretutto, cosa di gran lunga più importante, i risultati sono stati ottimi anche dal punto di vista clinico, senza neanche un asterisco come si usa fare quando i valori non sono nella norma. Un quarto d’ora per il prelievo e un giorno per i risultati. Penso che nessun altro paese, neanche la Svezia, possa far meglio.

Certo i disagi per problemi più gravi restano inalterati, ma mi auguro che questo piccolo segnale dovuto a buona organizzazione, uso appropriato della tecnologia e professionalità del personale possa rappresentare un segnale incoraggiante per il miglioramento di un servizio come quello sanitario il cui tasso di efficienza definisce il grado di civiltà di una comunità. Quadrato Rosso

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